Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

lunedì 2 maggio 2011

UN BOCCONE INDIGESTO

"Quando si parla di nutrizione è sin troppo facile riempirsi la bocca di lungimiranti progetti. Se le scuole di Biassono hanno fatto passi da gigante in materia, grazie agli appositi programmi previsti per migliorare il servizio mensa, forti dubbi restano invece su quanto accade nelle famiglie dei nostri alunni e studenti. Scegliere una dieta varia ed equilibrata a mezzogiorno può infatti essere del tutto inutile, se a colazione, a merenda o a cena non si segue un percorso alimentare coerente. Ecco perché il nostro Comune non può limitarsi a promuovere programmi nutrizionali nelle sole scuole, dimenticandosi poi delle famiglie". 

Big is better? Non sempre è così, soprattutto se si parla di peso corporeo. Lo rilevano sempre più studi scientifici, che hanno dimostrato l’associazione fra sovrappeso e aumento del rischio di alcune malattie croniche, quali il diabete e le patologie cardiovascolari.
Purtroppo il fenomeno del sovrappeso non interessa solo l’età adulta, ma sta diventando sempre più frequente anche durante l’infanzia. Dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano che se la dimensione del problema negli USA è doppia rispetto all’Europa, il tasso di aumento nei Paesi Europei è più elevato e interessa soprattutto le nazioni che dovrebbero seguire maggiormente la dieta mediterranea, quali Spagna, Grecia e Italia.
Nel nostro Paese il Ministero delle Sanità monitora da alcuni anni lo stato di salute e crescita dei bambini attraverso il progetto “Okkio alla salute”, in virtù del quale viene organizzato un sistema di sorveglianza su alimentazione e attività fisica nei bambini della scuola primaria.
L’indagine, su bambini di età tra gli 8 e i 9 anni di tutte le regioni italiane, ha messo in evidenza risultati sempre più preoccupanti nel 2010: il 22,9% dei bambini misurati è risultato in sovrappeso e l’11,1% in condizioni di obesità. E’stata inoltre registrata una spiccata variabilità interregionale, con percentuali tendenzialmente più basse nell’Italia settentrionale e più alte nel Sud (dal 15% di sovrappeso e obesità nella Provincia Autonoma di Bolzano al 48% in Campania). I valori raccolti dalla Asl di Milano posizionano la città ad un livello intermedio con una prevalenza di bambini in sovrappeso tra il 25 e il 33%.
Tra i fattori che maggiormente influiscono sull’insorgenza di questo problema vi sono cattive abitudini alimentari e stili di vita prevalentemente sedentari a discapito di una corretta attività fisica.
Compito dunque delle istituzioni locali, quali quella biassonese, è recepire i messaggi del Ministero della Sanità e assicurare la continuazione del sistema di sorveglianza attraverso la cooperazione tra famiglie, scuole, operatori della salute e comunità.
In accordo con le conclusioni del progetto “Okkio alla salute”, è necessario programmare azioni di sanità pubblica in modo coordinato e condiviso tra enti, istituzioni e realtà locali, per promuovere non solo la sana alimentazione ma anche l’attività fisica e la diminuzione della sedentarietà, la formazione dei genitori e l’educazione nutrizionale.
Un ruolo chiave deve essere svolto dalle scuole che, oltre ad offrire ormai da anni un servizio mensa controllato dal punto di vista nutrizionale, dovrebbe distribuire merende bilanciate e favorire maggiormente la pratica dell’attività motoria.
Ugualmente importante è rendere l’ambiente urbano biassonese più “a misura di bambino”,  aumentando i parchi pubblici, le aree pedonali e le piste ciclabili, così da incentivare il movimento all’aria aperta.
Fondamentale è infine che il Comune supporti i genitori attraverso momenti di approfondimento e suggerimenti per scelte di stili di vita salutari, incentivandoli ad educare i propri figli anche su questa tematica, perché la cultura della corretta alimentazione s’impara da piccoli.


Francesca Fasano

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