Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

venerdì 11 aprile 2014

CITTADINI DI SERIE A E Z

Ogni ambiguità è ormai caduta. Il nostro sindaco leghista non vede di buon occhio la soluzione di una scuola materna pubblica. Bisognerebbe mettersi il cuore in pace e abbassar la testa, a suo modo di vedere.
Peccato che l’intervista rilasciata a Il Giornale di Carate, proprio in merito al tema scottante sollevato dalle famiglie biassonesi (vedi articolo qui), metta semplicemente i brividi.

Credendo di far cosa gradita ai cattolici che l’hanno eletto, Malegori afferma testualmente: “non vedo di buon occhio altre soluzioni, anche perché un asilo statale diventerebbe un GHETTO, con accesso consentito alle FAMIGLIE CON PIU’ BASSO REDDITO, a partire dagli stranieri. Inoltre farebbe CONCORRENZA all’asilo Sagramora e io non voglio che si metta in difficoltà un ente che rappresenta la cultura e la storia di Biassono”.

Nel tentativo di lisciare il pelo ai cattolici, schierandoli contro l’asilo pubblico, spara ad alzo zero su tutte le famiglie a basso reddito e, visto che c’è, anche sugli stranieri, soprattutto su quelli poveri! 

Mi domando: ma quanti fedeli che si definiscano tali, possono accettare parole di un siffatto individuo che dice oltretutto di rappresentarli?
L’odio verso i poveri e gli stranieri, candidamente professato da un seggio appartenente de iure a noi tutti, è quanto di più lontano possa esserci rispetto a qualsiasi credo che si richiami alla dottrina sociale della Chiesa cattolica, così come al Cristianesimo in senso lato. Dichiarazioni che fanno scadere quasi in secondo piano la negazione stessa dei principi di libertà di scelta e di doveri istituzionali sul piano dell'educazione. 

Non è una novità che la Lega Nord inciti all’odio verso gli stranieri, soprattutto contro quelli extracomunitari, ma ora addirittura contro quelli poveri; niente contro Svizzeri o Nord Americani, però: no, no, quelli hanno franchi e dollari in tasca!
Siamo basiti, indignati e sinceramente non ci aspettavamo affatto una stizzita presa di posizione persino contro i poveri “nostrani”, che con la crisi attuale si fanno di giorno in giorno più numerosi.

Dal momento che “non vede di buon occhio”, signor sindaco, le consigliamo di cuore una visita oculistica accurata; la sua coscienza di uomo, ancor prima di quella di sindaco, necessita molto più di un’umile confessione. Credo che lei e il suo partito tutto dobbiate cambiare completamente approccio verso i concittadini, a qualunque fascia di reddito o etnia appartengano: il vostro astio verso i poveri e i più deboli ci fa vergognare d’essere biassonesi.

Fabrizio Baccenetti   


14 commenti:

  1. Farebbe vergognare anche Papa Francesco che al centro del suo magistero ha messo i poveri e non gli xenofobi.

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  2. E' inaccettabile come è inaccettabile il fatto che senza vergogna si permette di dire certe cose ad un quotidiano,ovviamente ancora una volta questa cosa non servirà a svegliare il cittadino medio biassonese che resta sempre intorpidito,qua siamo oltre ogni livello accettabile,un sindaco che difende il provato a discapito dei cittadini e che teme che questa cosa venga fruita soprattutto da famiglie a basso reddito, considerando che anche la sua giunta ha contribuito,e non poco, con l'aumento delle tasse a diminuire il reddito di molte famiglie. E' una vergogna oltre che xenofoba,cosa di per se gravissima, ma che manifesta un ignoranza abissale. Mi aspetto che lo stesso giornale pubblichi una risposta a questo affronto da parte di LpB,e spero che questo fatto non finisca nel dimenticatoio come tanti altri,queste persone si possono permettere di comportarsi in questo modo anche perchè Biassono non ha mai alzato la voce è sempre rimasto passivo ad ogni atto scellerato e senza senso,penso sia giunto il tempo di cambiare.

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  3. Dichiarazioni del sindaco? Inaccettabili. Sindaco? Certamente da "rottamare". Ma per cortesia lasciamo fuori la Religione dalle considerazioni politiche. Grazie

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    1. Considerazione storica: Tenere fuori la religione dalla politica é un po' difficile in un Paese che alle sue prime elezioni del dopoguerra si è sentito dire "Nel segreto dell'urna Dio ti vede, Stalin no", é stato amministrato per decenni dalla Democrazia Cristiana e lasciamo perdere gli esempi più vicino a noi.
      Da credente mi chiedo piuttosto se la Religione non sia da far entrare in politica un po' di più.
      Ma ora purtroppo non stiamo discutendo di questo, ma di qualcosa di molto peggio.
      rg

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    2. "Lasciamo fuori la religione dalle considerazioni politiche" dice l'anonimo; ma la dottrina sociale della Chiesa che fine ha fatto? Il sale della terra e la lampada sopra il moggio li abbiamo dimenticati? I famosi valori non negoziabili, fra i quali l'attenzione agli ultimi e il pluralismo educativo non dovrebbero entrare nel dibattito politico al pari dei temi etici come il lievito nella farina? Non può essere che il pluralismo educativo sia invocato solo a tutela delle scuole private. Per essere tale il pluralismo deve garantire al cittadino la libertà di scelta come ama ricordare sempre il nostro Cardinale Scola. Non è ovviamente compito delle scuole private aprirne di pubbliche, ma lo è certamente per un Sindaco che non può discriminare al contrario, impedendo l'apertura di quelle statali per non danneggiare quelle private. Anche la coscienza e l'onestà di un cattolico si ribella a tale comportamento aggravato dal profilo discriminatorio verso i poveri.
      Cattolici e laici devono indignarsi insieme con questa politica, altro che....!
      Cittadino Arturo

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  4. Caro Borgomastro, e cara Giunta leghista,
    sono una cittadina di Biassono, che in questi anni vi ha donato l'Irpef comunale, e ha avuto la "gioia" di essere da voi amministrata.
    Tralasciando la mancanza di servizi e di aiuti per le famiglie per cui il paese ha brillato in questi anni (e basta col piangere sulle casse comunali vuote, che il modo di trovare finanziamenti senza ricorrere alle scene pietose del "chiavi in mano" e "costo zero" ce ne sono parecchi); volevo comunicarvi che io ho deciso di mandare i miei figli ad una scuola materna statale, e di questa scelta, consapevole e libera, ne sono fiera. Ma a questo punto per cosa dovrei offendermi, secondo Lei?
    di essere una onesta cittadina italiana extracomunitaria? di essere a medio reddito? ditemi voi. attendo cordialmente una vostra risposta.
    certa che avete perduto il mio voto e quello di molti altri,
    e certa che avete come al solito dimostrato di essere dei pessimi amministratori e delle persone indecenti sotto ogni punto di vista,
    Vi invio i miei più cordiali saluti

    Paola Maroni

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  6. La religione non c’entra affatto con la dichiarazione a dir poco delirante rilasciata dal sindaco al Giornale di Carate. Così come non c’entra l’asilo Segramora che, come più e più volte ribadito, svolge dignitosamente la sua funzione e non è mai stato nel mirino delle opposizioni. Aberranti le illazioni sulla presunta possibile iscrizione alle sezioni statali da parte di famiglie povere o straniere, (illazioni facilmente confutabili dalla realtà dei fatti), ma ancor più offensivo l’evidente disprezzo nei confronti di chi, in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, non riesce più a permettersi di sostenere una retta mensile, oltre al costo quotidiano dei pasti alla mensa scolastica.
    Si tratta, piuttosto, di una mancanza di concetti come “buon senso” civico, democrazia, rispetto per le persone, per le loro idee e i loro credo, religiosi o laici che siano. Si tratta di prendere atto della realtà e ‘vedere’ che, ormai da diversi anni, molte famiglie biassonesi decidono di iscrivere i propri figli a una scuola dell’infanzia statale al di fuori del proprio comune di residenza, perché qui a Biassono non è possibile farlo. Ora però la struttura esiste e, pur se con un percorso non facile e repentino, la possibilità di fornirsi di qualche sezione di scuola dell’infanzia statale può verosimilmente essere percorsa. Ma occorre la volontà per farlo seriamente, prendendo a cuore la questione, trovando le giuste sinergie e una progettualità comune con l’Istituto comprensivo per riuscire a raggiungere l’obiettivo di una scuola statale e laica. Una scuola che, accanto all’Ente morale, possa offrire a tutti i cittadini la possibilità di effettuare la scelta più opportuna per ciascuna famiglia della nostra comunità. Occorrono un’amministrazione e una scuola ‘inclusive’ capaci di rispondere ai bisogni di tutti e di ciascuno.

    V.S.


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  7. Siamo purtroppo abituati all'ignoranza con cui la lega (chiaro perchè la scrivo con la minuscola?), fedele paladina della giustizia padana e della difesa della razza superiore, ha cercato di assuefarci in questi anni. Ma queste affermazioni gareggiano con quelle più insipienti dei mentori nazionali.
    E' assolutamente risaputo che le scuole pubbliche sono piene di sporchi immigrati extracomunitari dal basso o nullo reddito e quindi è meglio tenerli lontani. Sì, meglio tenerli ignoranti e non mischiarli, neanche con i reazionari che vorrebbero un paese normale, con una scuola pubblica normale, con la libertà di scelta. (No, sarebbe un semplice ghetto. Più ci penso più mi vengono i brividi. Potrei essere contagiato nel ghetto.)

    E magari anche con una scuola un po' più moderna. Ma ha mai visto il sindaco come sono le scuole moderne nate negli ultimi decenni? Ha visto che concentrazione di bambini c'è al Segramora. La vuole sapere tutta caro borgomastro (perchè noi abbiamo il borgomastro)? Si è mai chiesto perchè alcuni non iscrivono i propri bimbi al Segramora oltre che per motivi idealistici? Rischia purtroppo di diventare un ghetto (Ma è anche un'istituzione importante quindi meglio non farle "concorrenza"). Si è mai reso conto di quanti bambini per metro quadrato ci sono? Non le sembra stia scoppiando? E soprattutto, non le sembra che la Cosa Pubblica (non lo Stato) dovrebbe offrire anche altro? Ha mai provato a vedere altre scuole materne? No! Me lo ha confermato lei stesso un po' più di un paio di anni fa durante un colloquio. Alla mia domanda "Perchè non c'è una scuola materna comunale a Biassono?" lei mi ha risposto "Io potrei anche essere d'accordo, ma chissà cosa mi direbbero in giunta." Parole che ho stampato nella testa e che non ho mai reso pubbliche perchè ovviamente non registrate ma che mi lasciarono basito allora, e ora esterrefatto. Le istituzioni non si cambiano, ovviamente però solo quelle che vanno bene a voi verdi padani.
    E non prendiamo la scusa dello Stato! Questo è altro da cosa lo Stato permette o no di fare. Questo è il pensiero, sono le idee, che sono altro dallo Stato in quanto macchina istituzionale. Non usiamo questa scusa. Ci si può battere, o almeno dare colpa allo Stato per il fatto che le cose non si possono fare, ma perorare comunque una causa, indipendentemente dalla reale fattibilità. Viviamo di ideali e di principi? No, viviamo di razza, noi verdi puri padani che non vogliamo un ghetto. Mi spiace per i comuni vicini con la scuola materna comunale...

    Un'ultima cosa mi permetto. Non partecipare ad una riunione nata con il solo scopo di informare su questioni legate all'istruzione, cercando di conoscere cosa succede nei paesi limitrofi, e neppure rispondere all'invito che le è stato rivolto, ma poi intervenire al dibattito tramite un articolo sul giornale senza aver partecipato in prima persona non mi sembra una grande mossa. Certo, "informare" vuol dire "conoscenza", ma evidentemente negli isolati di Biassono meglio non diffonderne troppa. Meglio così. Ma almeno un po' di galanteria istituzionale poteva almeno portarla a salutare o ringraziare comunque i suoi colleghi di Macherio e Sovico.

    Scusate il delirio di parole ma dopo aver letto queste affermazioni illuminanti mi vengono in mente tante di quelle parolacce che faccio fatica a fermarmi. E di solito sono uno al quale dà fastidio anche solo sentirle, le parolacce.
    Ma finirà prima o poi questa pagliacciata pluridecennale della lega.

    Spero di riuscire a dare qualcosa di più ai miei figli, oltre a quello che il comune ci offre...

    MATTEO MALOSIO

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  8. Parole pesanti quelle del sindaco rese ad un giornale al chiuso di un ufficio (di fronte ad un pubblico non avrebbe potuto finire la frase, e questo lui lo sapeva ): "L' ASILO STATALE DIVENTEREBBE UN GHETTO...FREQUENTATO DA FAMIGLIE A BASSO REDDITO...A COMINCIARE DAGLI STRANIERI".
    Ma quanto sono pesante queste parole?
    A chi vuole farle arrivare scagliate così dall'alto di un giornale?
    Dette da un personaggio dentro un film ci potrebbe anche stare, sarebbe il "cattivo" del film e tutti gli altri intorno sarebbero più o meno i buoni. Ma qui, nella scena di Biassono, chi sono gli altri, dove sono ?
    Mi piacerebbe sentire o leggere un che di ragionato e argomentato da parte di gente che lo vota. Amico mio, se ci sei, e ci sei, batti un colpo, ma non provocare: PARLA.
    Mi piacerebbe sentire qualcuno di quelli che "sono per le scuole paritarie". Amico mio a Biassono ci sono SOLO QUELLE, ci vuoi lasciare un briciolo di laicità e darci una mano contro questa giunta o ti va bene questo accanimento?
    Mi piacerebbe che rispondesse qualche credente che la domenica va in chiesa per sentire pronunciare parole come "povertà, giustizia, carità". Amico mio, qui non si parla tanto di religione, ma di libertà, intorno la chiesa, tu lo sai, c'è il paese, e questo è anche il TUO SINDACO.
    Mi piacerebbe, ma capisco che qui è arduo, sentire qualche idea, in proposito, di quelli che si lamentano sempre per le cose che non vanno e che, puntualmente, quando c'è da prendere posizione e dire la propria, non ci sono MAI.
    e.d.

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  9. L'unica soluzione è farli sloggiare dal Municipio. Ricordiamoci alle prossime elezioni amministrative di impegnarci tutti a fondo per ricacciarli nel loro delirio padano!. Occorre costruire da subito una credibile alternativa coalizzata intorno ai valori del progresso riformista e della modernità. PD e LpB battano un colpo al riguardo. E' ora di cambiare e di provarci con coraggio e convinzione, i tempi sono maturi.
    Cittadino Arturo

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    1. In effetti la loro campagna elettorale è già iniziata. Quando ti senti mancare il terreno sotto i piedi, perché il tuo solito elettorato non è più una garanzia, cerchi di aggrapparti ai punti solidi intorno a te. Questa giunta, che sa di rischiare alle prossime votazioni, si aggrappa ai soliti puntelli: solito populismo padano (ultimamente un po' col fiato corto), solito corteggiamento a commercianti, negozianti, artigiani in occasioni di feste, soliti proclami dai giornali non potendo sbandierare null'altro, solito asservimento agli avvoltoi dell'edilizia (col PGT, ex piano regolatore), se questi sono in odor di mafia non è un problema, gli oneri di urbanizzazione e non solo, non hanno odore, solita Chiesa (pensando che sia sufficiente non creare concorrenti al Segramora)...
      Daniele

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  10. In sintesi:
    NO alla scuola materna statale perché potrebbe trasformarsi in un ghetto;
    NO alla casa dell'acqua perché gli extracomunitari potrebbero andare a lavarsi (sic);
    NO al pedibus perché troppo complicato da organizzare;
    In compenso tanti SI e tante deroghe a professionisti e costruttori;
    e tanta subalternità nei confronti della SIAS.
    Per la serie: forti con i deboli e deboli con i forti.
    Tempo di cambiare.

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  11. Forse il paese comincia a svegliarsi... ma finirà sul web o la cosa proseguirà anche fuori? Non mi riferisco di certo a LpB che la sua battaglia la opera in più fronti e fa bene,il web non è l'unico modo,ma mi riferisco a molti cittadini, concittadini che purtroppo o per fortuna ( capisco sia molto meglio così) non hanno a cuore il paese e la nostra comunità. Spero che il vento cambi davvero!

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