Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 2 luglio 2014

TASSE LOCALI: POCHE IDEE, CONFUSE E, SOPRATTUTTO, INIQUE


L'ultimo consiglio comunale, andato in scena lunedì 30 giugno, è destinato a incidere pesantemente sulle tasche e sui portafogli dei biassonesi.

Si è deliberato su tasse, imposte, detrazioni, esenzioni ed aliquote che si ripercuoteranno direttamente sulle condizioni di vita dei nostri concittadini, prendendo ovunque di potesse, ma restituendo ben poco. Questa la formula ormai consolidata della giunta leghista di Biassono. 

Nel dettaglio, ecco a quali tasse occorrerà far fronte. 

TASI

L'amministrazione della Lega Nord si presenta in Consiglio Comunale con questa proposta:

a) Abitazioni principali e pertinenze: aliquota 3,3 per mille (il massimo consentito), con la previsione delle seguenti fasce di detrazione:

fino a 300,00 euro di rendita catastale: detrazione di 150 euro

da 300,01 a 350,00 " "     detrazione di 125 euro
da 350,01 a 400,00 " "     detrazione di 115 euro
da 400,01 a 450,00 " "     detrazione di 105 euro
da 450,01 a 500,00 " "     detrazione di  95 euro
da 500,01 a 550,00 " "     detrazione di  85 euro
da 550,01 a 600,00 " "     detrazione di  75 euro
da 600,01 a 700,00 " "     detrazione di  50 euro
da 700,01 a 800,00 " "     detrazione di   25 euro
da 800,01 a 900,00 " "     detrazione di   10 euro
oltre 900,00          " "     nessuna detrazione

b) Abitazioni principali e pertinenze censite in categoria catastale A1/A8/A9 (cosiddette residenze di lusso): aliquota 1,4 per mille

c) Fabbricati ad uso produttivo classificati in categoria catastale D: aliquota 1,1 per mille

d) Aree edificabili: aliquota 1,0 per mille

e) altri immobili non ricompresi nelle casistiche precedenti: aliquota 2,0 per mille

Nel corso del dibattito, Lista per Biassono propone inutilmente:

1) di diminuire l'aliquota per Abitazioni principali e pertinenze dal 3,3 al 2,5 per mille

2) di limitare le detrazioni alle abitazioni con rendita catastale fino a 600 euro ed, eventualmente, utilizzare quanto risparmiato per incrementare gli importi delle stesse

3) di innalzare l'aliquota dal 1,4 al 2,8 per mille per le cosiddette residenze di lusso

4) di ridurre la quota dovuta dagli inquilini dal 30% (che è il massimo consentito) al 10% (che è il minimo).

A rasentare il grottesco (ed il ridicolo) interviene il gruppo consiliare della Lega Nord che pensa bene di emendare, in peggio, la delibera della propria stessa Amministrazione.
Risultato: la maggioranza leghista modifica la proposta iniziale e, per quanto concerne Abitazioni principali e relative pertinenze, adotta l'aliquota unica del 2,5 per mille annullando, nel contempo, ogni e qualsivoglia detrazione.

Motivazione: "la Tasi è una tassa riferita ai servizi di cui tutti i cittadini usufruiscono e quindi pare più corretto che tutti la paghino in egual misura".

In realtà la Tasi, avendo la stessa base imponibile dell'Imu (la rendita catastale), ed essendo calcolata con le stesse regole, non si configura tanto come una tassa sui servizi indivisibili erogati dal Comune (manutenzione stradale, cura del verde, illuminazione pubblica, fognature), quanto piuttosto come una imposta patrimoniale simile all'Imu, che ha come presupposto il possesso di un immobile.

Con la conseguenza che tutti i possessori di abitazione principale (inquilini compresi) sono di nuovo assoggettati al prelievo.

Ma con la differenza, rispetto alla vecchia normativa Imu, che allora erano esentati dal versamento 5 milioni di contribuenti possessori della casa d'abitazione principale in quanto avente un basso valore catastale ovvero in quanto usufruenti delle detrazioni (200 euro fissi, più 50 euro per ogni figlio minore di 26 anni e fino al massimo di quattro figli).

Conseguenze pratiche del capolavoro escogitato dai maghi della finanza creativa leghista?

La previsione di entrata per il Comune rimane invariata (1.724.000,00 euro).
Ma la distribuzione del tributo va assurdamente a penalizzare le fasce più deboli della cittadinanza.



Alla faccia di ogni e qualsivoglia principio di equità.

In spregio all'art.53 della Costituzione, secondo il quale il sistema tributario deve essere informato a criteri di progressività.

Qualcuno dice che i tempi della lotta di classe sono passati, ed è vero.

 Ma quella concepita dalla maggioranza leghista è, senza tema di smentita, una manovra classista.

A vantaggio, come sempre, dei ceti più abbienti.

ADDIZIONALE COMUNALE ALL'IRPEF

Le stesse inique scelte contraddistinguono anche questa imposta: aliquota unica ed indifferenziata dello 0,80% per tutti gli scaglioni di reddito, con la sola esenzione per redditi sino ad euro 7.500,00.

A nulla è valso lo sforzo profuso da Lista per Biassono che, unica tra i gruppi di opposizione, ha presentato 16 emendamenti volti ad individuare, tra le pieghe del Bilancio, le risorse od i risparmi di spesa necessari a rideterminare, in un'ottica di maggiore equità e progressività, l'aliquota unica dello 0,80%, ovvero ad innalzare la soglia di esenzione.

Il bisogno di compiacere, come sempre, la Giunta ha giocato un tiro mancino al Consigliere Rossi (CDL).

"Apprezziamo che, per quest'anno, non sia stata aumentata l'addizionale comunale all'Irpef" ha testualmente dichiarato.

Occorrerà che qualcuno gli spieghi che, a Biassono, tale tributo è già dallo scorso anno ai livelli massimi consentiti.

IMU

Abitazioni censite in categoria catastale A1/A8/A9: aliquota 4,6 per mille con detrazione di euro 200.
Fabbricati ad uso produttivo categoria catastale D: aliquota 8,4 per mille.
Aree edificabili: aliquota 8,2 per mille.
Altre tipologie di immobile: aliquota 8,2 per mille.

Lo scorso anno gli immobili diversi dall'abitazione principale erano stati portati dall'8,1 al 9,2 per mille.
Agevolazione alle aziende, quindi, e considerando il combinato effetto della Tasi, inasprimento per le seconde case che, a Biassono, sono più frutto di lasciti ereditari che di intenti speculativi.

TARI

Tariffe invariate, con copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio.

Viene riconosciuta, alle utenze domestiche, una riduzione attraverso l'abbattimento della parte variabile della tariffa per una quota correlata ai risultati raggiunti nella raccolta differenziata ( - 4,5% per percentuale di raccolta ricompresa tra il 70 e fino al 72,5%), ma siamo ancora lontani da una vera e propria "tariffa puntuale".

Da troppi anni la raccolta differenziata dei rifiuti a Biassono non subisce incrementi significativi:

2010 (69,23%); 2011 (70,23%); 2012 (70,32%); 2013 (71,72%); 

2014 previsionale (71,86%).

In ossequio alla normativa comunitaria secondo la quale "chi più inquina, più paga" o, se si preferisce, "chi più differenzia, meno spende", occorrerebbe lavorare per una tariffa commisurata ai rifiuti effettivamente prodotti ed al servizio reso.
Vani sono risultati i tentativi di Lista per Biassono di ottenere, attraverso appositi emendamenti, l'incremento della riduzione dal 10 al 30% per le abitazioni con unico occupante.

Così come, per quanto attiene alle utenze non domestiche, la proposta di inserire nel Regolamento una specifica norma anti-ludopatia: "Bar, caffè, pasticcerie senza slot machine, videolottery terminal, apparecchi con vincite in denaro o similari: tariffa ridotta del 30% sulla quota fissa".

Al più, siamo riusciti a spuntare un generico impegno della Giunta a recepire tale indicazione, di alto spessore sociale, il prossimo anno.

Respinti anche gli emendamenti al Regolamento IUC (IMU + TARI + TASI) tendenti ad ottenere, in un'ottica di semplificazione degli adempimenti fiscali per i cittadini, l'impegno dell'Amministrazione ad inviare ai contribuenti appositi bollettini di pagamento preventivamente compilati con l'esatta indicazione di ogni tipologia di tributo.
L'Amministrazione non vuole assumersi responsabilità per eventuali errori ed, evidentemente, preferisce che il proprio cittadino per pagare sia costretto a rivolgersi alle prestazioni di un professionista o di un Caaf.

Si è riusciti, almeno, a correggere alcune "storture" che penalizzavano i cittadini rispetto alla macchina comunale.

Citiamo per tutte i casi in cui i contribuenti erano obbligati a versare tutti gli importi superiori a 5 euro, mentre il Comune poteva rimborsare solo ed esclusivamente somme superiori a 15 euro.
Ora per entrambi i casi ( pagamento del cittadino o rimborso del Comune), l'importo minimo di versamento sarà di 12 euro.

In conclusione, un Bilancio di Previsione inguardabile e da bocciare su tutti i fronti.
Ma a che serve prendersela?

Tanto, come amano ripetere i nostri Amministratori, i biassonesi "si fidano della Lega Nord".





  


 


4 commenti:

  1. Quindi, mi pare di capire, sulla prima casa pagheremo quasi tutti qualcosa in più, alcuni molto meno.
    "Mamma, il papà mi ha dato una sberla!" Di solito il bambino, con questa invocazione richiede un po' di comprensione e calore. Ogni mamma, al di là della situazione e della marachella, di solito comprensiva lo è, arrivando ad aprire anche le braccia. Ma non sempre. Può anche capitare che una mamma un po' austro-ungarica chieda dura al bambino su quale guancia si è posata la mano del papà per poi mollargliene ancora una sull'altra. Si chiama educazione asburgica.
    Anche i nostri amministratori hanno un po' degli austro-ungarici. Chi l'avrebbe mai detto, erano già leghisti, poteva bastare. Se ROMA (come la chiamano e dove erano anche loro sino a ieri) ti colpisce facendoti prima credere che toglie l'IMU sulla prima casa e poi te la sostituisce con la TASI, loro rincarano la dose e tolgono pure le detrazioni, tieh, beccati anche questa! Proprio come la mamma austro-ungarica. Anche noi dobbiamo essere evidentemente educati asburgicamente. Io so solo che prima se avevo una casa non bella pagavo meno, mi detraevano i 200 euro più i 50 a figlio fino a 26 anni. Non più, basta. Ma una mamma così e un'amministrazione come questa nessuno le vuole? Non c'è problema nel prezzo, tutto gratis, solo da incartare.
    Loro dicono:"E' Roma che ha messo la TASI !" E allora? Voi non siete i nostri amministratori che devono fare i nostri interessi? Voi vi incazzate con Roma e bastonate noi! Togliendo le detrazioni tutti pagano uguale, chi più ha, come chi meno ha, che cavolata è?
    Ma la cosa più superba-assai (da premio Nobel, Pulitzer o qualcosa di simile) che si è sentita dire dai nostri amministratori è: "La TASI è una tassa per servizi indivisibili e i lampioni della luce illuminano la casa del ricco come quella del povero! " Ma ci fai? Ci sei? Rispondi! Anche il ricco quando va al pronto soccorso viene curato come il povero, ma paga, pardon, dovrebbe pagare più tasse. Ogni governo, o comune, che si definisca democratico (almeno) tende a proporzionare le tasse. Sono queste politiche di tassazione progressiva che fanno civile un Paese (e un paese). Qui siamo tornati indietro di qualche secolo! Domanda: ma Biassono è la cittadella ancora inespugnata del vecchio impero austro-ungarico-leghista-celodurista o, più semplicemente, il paese dove dei mattacchioni che vestono serio si divertono un mondo a governare quando si sa che governare è fatica e ci vuole qualche capacità? Se fosse vero la seconda, bravi e congratulazioni a loro, ma noi quanto resisteremmo ancora? A questo punto un bel "fanculo" grillino al proprio orgoglio e lanciamo un appello: c'è qualche buon' anima che ci può dare una mano? Vogliamo solo un paese normale, solo un po' di aria nuova a Biassono, non si chiede tanto.
    e.d.

    RispondiElimina
  2. qui ci vuole ben'altro che un "Vaffanculo" grillino, serve che i cittadini indignati alzino la voce una volta per tutte,la memoria corta ha fatto fin troppi danni a Biassono come nel resto d'Italia, e se siamo ancora in questa situazione e vogliamo cercare un colpevole,come disco spesso, non c'è che da guardarsi allo specchio,loro fanno un gioco idiota ma noi gli abbiamo permesso di perpetrare i loro scopi senza mai opporsi in maniera significativa. ( Con noi,intendo tutti i cittadini di Biassono scontenti di tutto questo ma che faticano ad indignarsi come si deve... nei limiti della Legge,ovviamente...)

    RispondiElimina
  3. Come "rubare" ai poveri per dare ai ricchi.
    Bell'esempio di Robin Hood al contrario.
    Una tassa resa iniqua da questa amministrazione.
    Mentre ai loro "amici" della SIAS fanno gli sconti, si rifanno sui cittadini più deboli.
    Mandiamoli a casa.
    fabrizio

    RispondiElimina
  4. Io che sono in affitto devo poi pagare un altro 30% di tasi oltre a quella che ha gia pagato il mio proprietario.
    Roberto

    RispondiElimina