Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

giovedì 27 novembre 2014

GIU' IL MORALE, SU LE TASSE!

A differenza della giunta leghista, i biassonesi sanno fare i conti molto bene. Le recenti scadenze del termine di pagamento della seconda rata TARI (16 novembre) e l'approssimarsi di quelle relative ad IMU e TASI (16 dicembre) ci offrono l'occasione per rifare il punto sulla tassazione locale.

Tralasciando le entrate extratributarie (refezione scolastica, trasporto alunni, fitti di terreni e fabbricati, concessioni cimiteriali ed altro), e limitandoci agli ultimi anni, rileviamo che le entrate tributarie (Ici, Imu, Tarsu, Tasi, Addizionale comunale all'Irpef) hanno registrato, a Biassono, il seguente progressivo e costante incremento:

anno 2011 5.443.006,02

anno 2012 5.858.273,66 (+ 415.267,64 = + 7,63%)

anno 2013 6.312.488,33 (+ 454.214,67 = + 7,75%)



Feroce, in particolare l'escalation dell'addizionale comunale all'Irpef

anno 2011           662.000

anno 2012           950.000

anno 2013         1.590.000

Con un'Amministrazione Comunale che mantiene l'aliquota massima dello 0,8 per cento e che si rimangia la scelta delle aliquote differenziate per scaglioni di reddito, introdotte solo l'anno precedente (2012).

"L'aumento rispetto alle aliquote differenziate previste per l'anno 2012 è necessario al fine di riportare in equilibrio il bilancio dell'Ente, ma soprattutto al fine di rispettare gli obiettivi imposti dal Patto di Stabilità" (Relazione della Giunta comunale al Bilancio di Previsione 2013. pag. 8).

Stessa iniqua decisione per quanto riguarda la Tasi: aliquota unica del 2,5 per mille senza alcuna detrazione.

Conseguenza: le rendite catastali fino a 600 euro hanno pagato di più ; oltre tale soglia si è risparmiato rispetto alla vecchia Imu; e più la rendita era elevata, maggiore è stato il risparmio.

Concludiamo con la tassa rifiuti:

anno 2011           937.457

anno 2012         1.207.800

anno 2013         1.238.195

anno 2014         1.216.645 
(non c'è più la maggiorazione dello 0,30/mq devoluta, per il 2013, allo Stato)

Anche per il corrente anno sono state confermate le quote di ripartizione tra utenze domestiche (73,04% per la parte fissa della tariffa e 68,54% per quella variabile) ed utenze non domestiche (rispettivamente 26,96% e 31,46%).

Considerato che, rispetto al 2013, le Attività Artigianali hanno beneficiato di una riduzione del 3,87%; quelle Industriali del 3,86%; gli Uffici e Studi del 3,82%, rimane da chiedersi quali categorie merceologiche hanno dovuto farsi carico e compensare tale munificenza della Giunta.

In generale, infine, preoccupa la gestione dei residui attivi, che registrano incrementi esponenziali, che costituiscono crediti di dubbia esigibilità e che hanno raggiunto la ragguardevole cifra di euro 906.652,53.

Residui che ingessano i conti del Comune e che costringono la Giunta a vincolare l'avanzo di Bilancio.



Più facile e più semplice spremere i contribuenti biassonesi con continui inasprimenti fiscali.

Più facile e più semplice dismettere il Patrimonio pubblico, acquisito con sacrificio e lungimiranza dai precedenti amministratori.

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