Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

martedì 30 dicembre 2014

SCANDALO VIGILI: "pèso el tacòn del buso!"

Antico detto padovano che tradotto significa: è peggio la toppa del buco.
Ovvero, il rimedio è peggiore del danno.

Apprendiamo dalla stampa locale che il Segretario Comunale ha notificato agli Agenti della Polizia Locale l'apertura di un provvedimento disciplinare.

“L'atto del Segretario discende dalla volontà dell'Amministrazione: ascolteremo la versione dei Vigili e poi la valuteremo”, ha dichiarato il Sindaco Malegori.
E poi, “si tratta di un'indagine interna parallela a quella della magistratura”.....”vogliamo capire se ci sono elementi in più rispetto a quanto conosciamo”.
Interrogato infine in ordine alle possibili sanzioni, il Sindaco ha laconicamente concluso: ”c'è un Regolamento, tutto è previsto dalla legge: non sono un giurista, non ne so di più…”.

Fin qui la notizia.

Ora, le considerazioni e le domande.
Non occorre essere fini giuristi per sapere che , per comminare sanzioni disciplinari, uno dei requisiti è quello che l'addebito deve essere tempestivamente contestato.
L'immediatezza deve essere valutata con riferimento al momento della commissione o della conoscenza del fatto contestato.

E sappiamo già, per sua stessa ammissione, che Malegori è venuto a conoscenza dei fatti contestati almeno dal Settembre 2013.

E che agli stessi non ha inteso dare seguito né con “indagini interne”, né con denuncia alle Autorità, né con alcun tipo di provvedimento disciplinare.
Si profila all'orizzonte, molto verosimilmente, l'ennesima vertenza di lavoro in cui il nostro Comune ha buone probabilità di uscire soccombente. Con oneri legali a carico, come sempre, dell'intera collettività.

Quello odierno appare in realtà, sull'onda del clamore mediatico, solo l'ennesimo puerile tentativo di mettere la pietra tombale su di una vicenda che è servita a scoperchiare una  gestione del Corpo di Polizia Locale a dir poco discutibile. Andando alla ricerca del capro espiatorio, che è una pratica antica quanto l'uomo.

Abbiamo già avuto modo di evidenziare, invece, come il “problema Polizia Locale” sia più complesso e vada oltre l'esibizione del “vigile ballerino”.
E coinvolga la responsabilità diretta di chi, in tutti questi anni, ha esercitato la delega alla Sicurezza.

Vorremmo che di questo “problema” se ne parlasse non alle TV o sui giornali, ma nell'unica sede deputata a farlo: il Consiglio Comunale di Biassono.
Malegori ha prestato giuramento, di fronte a tutti i cittadini di Biassono, di esercitare il suo mandato con trasparenza.

Ma su questa vicenda, impedendo la discussione in Consiglio Comunale, è stato e continua ad essere tutt'altro che trasparente.


A questo punto, una convocazione straordinaria del Consiglio Comunale è sempre più urgente e necessaria.

domenica 28 dicembre 2014

VIA DELL'OLMO: UNA BUONA NOTIZIA E DUE TERRIBILI DUBBI

La buona notizia è che, dopo svariati anni e innumerevoli incidenti stradali, l'Amministrazione Comunale, con delibera n.137 del 11.12.2014, ha finalmente deciso "di dover procedere ad un intervento di realizzazione di due nuove rotatorie stradali".
La prima sull'intersezione tra le vie dell'Olmo/Padania/Europa, e la seconda su quella Trento e Trieste/De Gasperi/Mazzini.

Ciò al fine, bontà loro, di pervenire "al miglioramento della sicurezza della circolazione stradale".

Meglio tardi che mai, si potrebbe dire.

Laddove non aveva finora potuto l'ecatombe di sinistri stradali, questa volta ha potuto l'istanza depositata in Comune e sottoscritta da oltre un centinaio di cittadini.
Tutto è bene quel che finisce bene, si potrebbe ancora dire.

Ma qui sorge il primo dubbio.

Con la suddetta delibera, la Giunta incarica il personale dipendente del Settore Gestione del Territorio - Servizio Lavori Pubblici- per la "redazione del Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, Direzione dei Lavori e Responsabile Unico del Procedimento relativo alla realizzazione delle due nuove rotatorie stradali".

Facoltà legittima ed ammessa, peraltro, dal D.Lgs. 163/2006 e di cui la nostra Amministrazione si è già più volte avvalsa in passato. La Giunta rinvia ad un successivo atto la ripartizione del compenso (2% sul costo preventivato dell'opera) spettante al "Responsabile del Procedimento, al progettista/coordinatore ed ai componenti partecipanti alla stesura dei progetti".

Ed il primo dubbio è: va bene valorizzare le risorse interne al Municipio, ma quali mansioni e quali attività rientrano nel "lavoro ordinario" di un dipendente del Servizio Lavori Pubblici? L'asfaltatura di una strada piuttosto che la realizzazione di una rotatoria debbono necessariamente dare adito a "compensi straordinari" che, alla fine, graveranno sul Bilancio comunale?

La domanda può apparire malevola, ma sorge spontanea se si richiamano alla mente le numerose analoghe delibere del passato. Dalle quali sembrerebbe emergere che, a Biassono, non esistono più "lavori di ordinaria amministrazione", ma che tutto debba passare attraverso la predisposizione di appositi progetti con oneri suppletivi a carico della collettività.

Comprendiamo le esigenze, e la scaltrezza, di alcuni dipendenti.
Comprendiamo un pò meno la compiacenza dei nostri amministratori che appaiono inadeguati al compito di verifica, vigilanza e controllo della spesa pubblica.

Ed infine, il secondo dubbio.

Ma la sistemazione definitiva della rotatoria via dell'Olmo/Padania/Europa non doveva essere a completo carico ed onere dell'operatore, privato, che sta attualmente gestendo la lottizzazione della vasta area attigua? Un altro regalo di Natale? 

  

lunedì 22 dicembre 2014

BIASSONO, OVVERO IL PORTO DELLE NEBBIE

Per leggere il giornale, in queste settimane, bisogna munirsi dei fari antinebbia: se ci si limita a scorrerne le righe, bastano infatti occhi od occhiali a chi ne ha bisogno; ma qualora si voglia capire davvero cosa si nasconde dietro le notizie di Biassono, occorre munirsi appunto di fari anabbaglianti. 

Ecco alcuni esempi di cosa APPARE sulla stampa:

- Antonio Marinelli, presidente di Forza Italia: “Ho scoperchiato io lo scandalo dei vigili e.. " - ci assicura che quello non è l’unico scandalo di Palazzo Verri.

- Il grande albero (di Natale) si accende e la festa può iniziare.

- Fuori dalla scuola le forze dell'ordine non ci sono più. Su Facebook: ”Perché?”

- Questi i titoli di pagina 36 del Cittadino del 20 dicembre scorso.

Ma se accendiamo i fari antinebbia, leggiamo che Marinelli dice: ".. altro che balletti dei vigili, qui c’è molto di più e soprattutto molto altro" - e sembra di capire che questa amministrazione, sindaco in testa, abbiano parecchi scheletri nell’armadio.

Noi consigliamo a Marinelli di andare direttamente in Procura, se crede che i Carabinieri non diano seguito alle sue segnalazioni; detto in questo modo, sembra piuttosto un avvertimento ricattatorio, anziché il tentativo di far fare piena luce su fatti accaduti (o che accadono) in Villa Verri.

Per l’albero di Natale, ci domandiamo invece dove l’amministrazione abbia trovato i soldi per accenderlo, visto che, all’inizio del mese, sindaco e assessori dichiaravano che non c’erano soldi per farlo.
Felici tutti per il risultato, ma…dove li hanno trovati? Che spese hanno tagliato? E soprattutto, se hanno tagliato, su quali servizi destinati ai cittadini s'è abbattuta la scure?

A noi risulta che, per evitare buchi nella vigilanza a causa dei budget ridotti, la giunta leghista aveva deliberato di togliere 4mila euro dall’asfaltature delle strade, trasferendoli in un fondo a beneficio delle pensioni dei vigili, onde non ridurre appunto il servizio di vigilanza. La cosa aveva fatto imbestialire gli altri dipendenti comunali, che hanno invece i salari bloccati ormai da anni e non possono contare sulla benevolenza del Sindaco; ora scopriamo però che i 4mila euro non sono serviti a mantenere la presenza dei pattugliamenti all’uscita dalle scuole. Cosa che, al contrario, non era mai stata messa in dubbio.
Ordunque, a che cosa è servita la regalia dei 4mila euro?

Ricapitolando, la situazione a Biassono è la seguente:

1. Il Sindaco Malegori si rifiuta di spiegare ai cittadini i fatti che hanno portato Biassono alla ribalta nazionale, buttando il discredito su tutto il paese e i suoi abitanti, ma non ha neppur offerto lumi su  quali nuovi scandali conclamati dobbiamo temere dalle prossime rivelazioni.

2. Da dove arrivano i soldi per l’addobbo e l’accensione dell’albero di Natale?

3. Perché, nonostante i 4mila euro tolti dalla manutenzione delle strade e finiti a beneficio degli agenti di Polizia Locale, l’uscita delle scuole non è più garantita?

Se il Sindaco non vuole che la gente alimenti pettegolezzi o ipotesi di possibili ricatti serpeggianti in paese, sappia che i cittadini preferiscono sapere le cose direttamente dalla fonte e non da radio-scarpa.


Malegori, lo ripetiamo ancor più forte: basta fare lo struzzo nascondendo la testa sotto la sabbia! Convoca un consiglio comunale ed esponi una buona volta i fatti come sono! 
Da un sindaco serio ci si aspetta semplicemente questo.

sabato 13 dicembre 2014

BIASSONO E L'AMARA PILLOLA DEL GIORNO DOPO

Miracolo a Biassono! Il nostro paese sarebbe il migliore dal punto di vista della tassazione locale. Come? Anche a voi suona strano? Beh, non siamo certo noi a dirlo, ma i cartelloni con cui la Lega Nord, in questi giorni, ha tappezzato Biassono, forse per addolcire la pillola degli ultimi esborsi economici.  

Un miracolo natalizio?

Abbiamo preso un abbaglio denunciando, da tempo, Biassono come il comune più esoso in termini di pressione fiscale?

Dobbiamo fare ammenda e scusarci con i nostri equanimi amministratori?

Nulla di tutto ciò!

Leggendo meglio il manifesto in questione, ci accorgiamo che i leghisti nostrani si compiacciono di aver ridotto le aliquote TARI (la ex tassa rifiuti).

Ma non a tutti!

Solo ed esclusivamente a : Studi ed Uffici, Attività Industriali ed Artigianali.

E mentre liberi professionisti ed imprenditori, grandi e piccoli, ringraziano sentitamente, i comuni cittadini sono in coda per versare i sempre più elevati ed iniqui tributi comunali.

Avvertendo, magari, la sgradevole sensazione che, oltre al danno, debbono subire anche la beffa da parte della propria Amministrazione.

Il Cittadino di questa settimana pubblica una Tabella comparativa che non necessiterebbe di ulteriore commento.

Già di per sé è emblematica; smentisce in tempo reale le baldanzose fandonie leghiste e ristabilisce un minimo di verità.

Biassono è e rimane tra i Comuni della Brianza con la pressione fiscale più elevata!

Forse che i nostri amministratori si rimangeranno quanto hanno appena comunicato col loro manifesto e chiederanno scusa alla cittadinanza?
Conoscendoli, ne dubitiamo.
Chi da ormai troppi anni amministra il nostro Comune proseguirà, ne siamo certi, nella propria campagna di disinformazione.

Chissà, magari domani tenteranno pure a convincerci che, grazie a loro, a Biassono è stata abolita la gabella sul sale o la tassa sul macinato.


WELCOME NIGHT 4TH EDITION: BIASSONESI DAL MONDO


venerdì 12 dicembre 2014

UN HASHTAG PER LE DIMISSIONI DEL SINDACO

MALEGORI DIMETTITI!

Consiglio comunale in rivolta contro il sindaco struzzo!





Il consiglio comunale di Biassono è l'unico posto dove non si può discutere dell'anomalo e imbarazzante comportamento di alcuni agenti della Polizia Locale.

Ne hanno parlato i TG RAI e Mediaset, Repubblica, Giorno, Fatto Quotidiano, Corriere della Sera, ma a Biassono NO, il Sindaco non vuole.


Nonostante la proposta di delibera presentata da Lista per Biassono, attraverso cui si chiedeva di porre in discussione e giudicare la condotta del sindaco rispetto al caso Polizia Municipale, Piero Malegori si è sottratto al confronto ancora una volta. All'uscita dall'aula del nostro capogruppo Alberto Caspani, cui si è unito il Partito Democratico a sua volta in segno di protesta, il pubblico è esploso mostrando cartelli contro la politica del sindaco-struzzo e rinnovando la richiesta delle sue immediate dimissioni. 

domenica 7 dicembre 2014

COMUNE IN RIVOLTA


Nonostante la Lega Nord cerchi affannosamente di tappare falle a destra e a manca come nel video di Raphael, ormai sono decisamente troppe anche per la giunta più dispotica mai avuta a Biassono. 

Non c'è pace per il sindaco Piero Malegori: al di là degli aspetti critici rilevati da Lista per Biassono, bocciature arrivano dalla Regione Lombardia (per via della sciagurata operazione di messa in vendita degli appartamenti comunali), dai tribunali (ultimo caso, l'inammissibilità delle richieste biassonesi nel costituirsi parte civile offesa all'interno del processo Autodromo), dai media nazionali (la condotta del sindaco, unitamente a quella della polizia che lui gestiva direttamente, ha infangato l'immagine di Biassono), ora persino dai dipendenti amministrativi di Villa Verri (vedi lettera pubblicata a fine post, apparsa in questi giorni nella bacheca sindacale del Comune). 

Se i numeri della maggioranza permettono infatti alla Lega Nord di mettere il bavaglio al consiglio comunale (il prossimo appuntamento, in calendario l'11 dicembre, ha escluso una volta ancora dall'ordine del giorno la discussione sul caso polizia, spingendo LpB a richiedere un'integrazione immediata), le conseguenze della malagestione leghista si stanno facendo sentire prepotentemente anche nei rapporti col personale comunale. 

La Lega Nord punta il dito contro un nemico sempre oltre le sue fila: predecessori lassisti (ma chi è che governa Biassono da 20 anni??), oscuri complottisti, cittadini politicamente scorretti (le legittime critiche all'operato amministrativo sono sempre "politicizzate", l'esposizione di bandiere dal municipio per battaglie indipendentiste solo "carinerie" solidali), giornalisti che si fanno irretire da Lista per Biassono (!), senza mai rendersi conto di come l'origine delle sventure padane sia annidiata nel loro stesso operato. Nelle faide più o meno intestine (persino il consigliere Igor De Biasio ha abbandonato la nave alla deriva). 

Ormai non è neppur questione di tempo, ma di dignità: Biassono si merita ben altri amministratori. Vent'anni di Lega Nord ci hanno portato al punto più basso della politica biassonese. In paese è buio pesto: quest'anno, neppure l'albero di Natale in piazza Italia scalderà un po' i cuori dei cittadini massacrati dalle tasse comunali. Il ritornello è sempre lo stesso: non ci sono più soldi. O forse bisognerebbe chiedersi: dove sono finiti mai tutti i nostri soldi, mentre in cielo scoppiavano fuochi d'artificio e in terra si pagavano profumate consulenze?
 Dimissioni, ora e subito!


Proposta d'integrazione all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, 
in calendario l'11 dicembre.

PROPOSTA DI DELIBERA di LISTA PER BIASSONO
“illustrazione, discussione e valutazione in merito alla gestione del
Corpo di Polizia Locale”

Il Municipio, casa di tutti i cittadini biassonesi, deve avere le pareti trasparenti.
Nessuna opacità, nessuna zona d'ombra può essere tollerata.

A maggior ragione quando il Sindaco presta giuramento secondo la seguente formula: “Giuro di fronte a tutti i cittadini di Biassono, di operare con la massima fedeltà, lealtà e TRASPARENZA per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel programma elettorale. Giuro di osservare lealmente la Costituzione” (art. 7 Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni).

Il Consiglio Comunale di Biassono è costretto a rilevare, purtroppo, come la gestione della Polizia Locale non sia stata, in questi anni, all'insegna della proclamata trasparenza.

Non è chiaro, ad esempio, come mai il Sindaco, responsabile della Sicurezza, venuto a conoscenza, per sua stessa ammissione, sin dal settembre dello scorso anno di episodi in contrasto col decoro del Corpo della Polizia Locale, non si sia ritenuto in dovere di segnalarli alla competente Autorità.
Né abbia inteso approfondirli o adottare provvedimenti di alcun tipo.

Per usare le parole della Giunta, già in passato “la Polizia Locale è stata più volte sotto i riflettori per fatti non sempre positivi”.

Mai realmente chiarita la vicenda della “cimice” collocata all'interno di una vettura di servizio della Polizia Locale.

Intollerabile il comportamento di un Assessore alla Sicurezza colto ad elevare contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada, con indosso un berretto della vigilanza urbana.
E si potrebbe continuare.

In generale, l'impressione che se ne ricava è che, in ossequio ad un malinteso principio di sicurezza, siano stati tollerati e consentiti atti e comportamenti eccessivamente discrezionali.
Arrivando anche a generare disparità di trattamenti economici tra i dipendenti stessi la macchina comunale.

E non a caso la stessa Giunta parla di processo di “rinnovamento e riorganizzazione della Polizia Locale, iniziato nel 2012”.

Ci si chiede, stante la continuità amministrativa, cosa sia stato fatto negli anni precedenti il 2012!

Tutto ciò premesso
il Consiglio Comunale di Biassono

a) chiede al Sindaco, delegato alla Sicurezza, che in recenti dichiarazioni alla stampa locale ha ventilato la possibilità che quanto uscito sino ad ora possa solo essere “parziale”, di riferire a questo consesso tutto quanto è a sua effettiva conoscenza.

b) censura la gestione del Corpo della Polizia Locale così come portata avanti nel corso di questi anni

      c) stigmatizza le superficiali ed irresponsabili dichiarazioni di componenti la Giunta Municipale secondo le quali “le faide odierne se le debbono chiarire al proprio interno i componenti la Polizia Locale”.

d) impegna l'organo esecutivo ad assumere tutte le iniziative necessarie per ripristinare  la dignità ed il decoro delle istituzioni biassonesi.

e) chiede a chi sinora ha esercitato  la delega della gestione della Polizia Locale, di prendere atto, con onestà intellettuale e senso di responsabilità, della situazione caotica e di sfascio prodottasi, e di trarne le debite conseguenze dimettendosi.



mercoledì 3 dicembre 2014

SCANDALO VIGILI: LE DOMANDE DEL CITTADINO BIASSONESE

E' normale che il Sindaco Piero Malegori, venuto a conoscenza, per sua ammissione, delle vicende della Polizia Locale almeno dal settembre dello scorso anno, dichiari alla stampa di non aver svolto indagini per approfondire e chiarire i fatti?
E' normale che lo stesso Sindaco non si sia ritenuto in dovere di assumere alcun provvedimento, né di rivolgersi ai Carabinieri?
E' normale che, a distanza di anni, non sia stata ancora fatta chiarezza sul caso della "cimice" collocata all'interno di un'auto di servizio della Polizia Locale e che lo stesso Sindaco, solo oggi, auspichi la riapertura del fascicolo?
E' normale che un componente della Giunta sostenga di non voler perdere tempo per discutere di "faide tra Agenti, lettere anonime su nomine decise a tavolino e lotte tra chi voleva fare il Comandante?
E' normale che lo stesso Assessore dichiari in Consiglio Comunale che "è una faida interna tra di loro, che se la scazzino"?
Dobbiamo forse essere noi a ricordargli che i cittadini biassonesi lo hanno eletto per governare la macchina comunale, Polizia Locale compresa?
E' normale che un Consigliere di maggioranza rassegni le proprie irrevocabili dimissioni ed il Consiglio Comunale non ne venga informato?
E' normale, è opportuno che un Vigile Urbano faccia il segretario di un partito politico (Forza Italia) nel Comune dove svolge regolarmente il proprio servizio?
E' normale che  un ex Consigliere (di Forza Italia) "tenga per le palle" l'Amministrazione e faccia uscire rivelazioni ad orologeria?
Se poi, per un attimo, volgiamo lo sguardo altrove, il panorama non è meno sconfortante.
La Giunta leghista adotta, con delibera n.122 del 04.11.2014, il piano di alienazione alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale.
Si prevede la cessione di 14 appartamenti di Cascina Ca Nova (fabbricati A e B) e Cascina Mantova.
Proventi stimati della cessione: 820.500 euro da riutilizzare per la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico del Centro Storico.
Peccato che la suddetta delibera, ancorché supportata dai pareri favorevoli del Responsabile dell'Ufficio Patrimonio, del Responsabile del Servizio Finanziario e del Segretario Generale, non sia propriamente conforme alla vigente legislazione regionale in materia.
Al punto che Regione Lombardia boccia su tutta la linea il Piano dei nostri amministratori.
Poco male, pensano in Villa Verri.
Con nuova delibera n.131 del 26.11.2014, l'Amministrazione leghista è costretta a rivedere in toto i propri progetti e delibera "la parziale rettifica, successiva ad attività ermeneutica della normativa vigente, della delibera di Giunta n.122 del 04.11.2014".
Ma come parlano i leghisti quando fanno le riunioni di Giunta?
Se lo sa Salvini, li solleva immediatamente dall'incarico.
Tradotto significa che hanno dovuto operare "una rilettura dell'intero sistema normativo vigente, al fine di ricostruire la ratio legis della norma stessa" (sic).
In conclusione, si alieneranno tutte le unità abitative (15) di Cascina Ca Nova (fabbricato B) nell'arco di 5 anni.
Proventi della vendita: 847.818 euro da riutilizzare per la manutenzione straordinaria degli alloggi (50) posti all'interno delle Cascine Mantova e Ca Nova (fabbricato A).
Per la serie: sempre meno idee, sempre più confuse e, soprattutto, sbagliate.
E' normale tutto ciò?
Forse, la vera normalità sarebbe che chi continua a collezionare brutte figure in serie, ne prendesse atto, facesse un passo indietro e si facesse da parte.
Ammesso e non concesso gli sia rimasto un briciolo di amor proprio e di dignità.
Forse.
Forse, ma forse ma sì. 




lunedì 1 dicembre 2014

SCANDALO VIGILI: VILLAGE PEOPLE & MACHO MAN

Troppo facile. A quanto pare, per giudicare le ultime performances degli agenti della Polizia Locale che stanno conquistando la notorietà a livello nazionale, il nostro Sindaco è passato dalla teoria del complotto politico a quello della semplice stupidata.

Ci permettiamo di mettere in fila una serie di accadimenti che, negli ultimi anni, hanno visto protagonista il Corpo della Polizia Locale.

Lasciando che siano i lettori a giudicare.

1)     un ex Sindaco inquisito per essere stato colto in flagrante mentre, col cappello di Vigile in testa, elevava contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada.

2)    una “cimice” rinvenuta all'interno di un'auto di servizio della Polizia Locale (interrogazione di Lista per Biassono per conoscere ed approfondire la questione; risposta del Sindaco Malegori: è in corso un'indagine da parte della Magistratura; faremo sapere. Non si è mai saputo più nulla. Anzi, no: IERI, in consiglio comunale, comunica che il caso è ARCHIVIATO. Toh!)

3)    un Comandante della Polizia Municipale indagato nell'ambito dell'inchiesta Autodromo/ Sias

4)    tre Comandanti della Polizia Locale avvicendatisi in un breve lasso di tempo

5)    una anomala quantità di richieste di trasferimento ad altra Sede ed un continuo avvicendamento anche tra gli Agenti stessi

6)    un'applicazione ampiamente discrezionale del Regolamento di Polizia Locale che , lo scorso anno, ha portato alla cacciata, con disappunto dell'Amministrazione stessa, di alcuni hobbisti in occasione della fiera cittadina.

7)    uno sciopero minacciato in relazione al problema “pattuglie serali”. Sciopero rientrato solo perché il Sindaco si è dovuto inventare il taglio di 4.000 euro dall'asfaltatura ordinaria strade e destinarli ad apposito capitolo “previdenza complementare per gli appartenenti al Corpo della Polizia Locale”.

8)    e, da ultimo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l'esibizione in tenuta semi adamitica che sta impazzando su giornali e televisioni.

Questi i fatti a noi noti.
Fatti provati e dimostrati.
Ad altri lasciamo faide e veleni.

Tutto ciò premesso, al biassonese medio sorge spontanea una domanda: cosa faceva chi doveva governare?

Delle due l'una: o non si è accorto di nulla. E sarebbe grave.

Oppure sapeva ed ha tollerato e “coperto”. E sarebbe ancora più grave

Questi i fatti e queste le valutazioni.
Non si tratta, quindi, né di moralismo, né di puritanesimo.
In Villa Verri c'è un problema politico. Un problema che pesa sulle spalle e sulla responsabilità di chi, riempiendosi a parole la bocca di “sicurezza”, in realtà ha consentito questo stato di cose. A tal punto da trasformare il Corpo della Polizia Locale biassonese in una sorta di “zona franca”.

E' giusto che il Sindaco Malegori, con delega alla Sicurezza, prendendo atto di questa situazione, ne tragga le debite conseguenze: SI DIMETTA!