Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

sabato 17 gennaio 2015

A BIASSONO PIOVONO PERE E CASSONETTI

Cascare tutte le volte dal pero e chiamarsi Piero, può sembrare un’assonanza beffarda.

Purtroppo è quanto accade al nostro Sindaco - di nome Piero, appunto - che mai evita di stare zitto, lasciando almeno all’interlocutore il dubbio circa la sua intelligenza; no, lui preferisce parlare e togliere ogni dubbio. Sempre. 

In merito al caso cassonetti anonimi presenti a Biassono, intervistato dal giornale il Cittadino, afferma  sagace: 

"non ero a conoscenza di questa segnalazione (a proposito di cascare dal pero, ndr). Normalmente gli abiti raccolti nei cassonetti vengono gestiti da privati e associazioni”.

Un genio puro! Non lo sfiora neanche un attimo l’idea che “privati e associazioni” siano categorie sotto cui possono rientrare: delinquenti, sfruttatori, trafficanti, relativamente alla voce “privati”, mentre fra le “associazioni” non è raro scovare sodalizi mafiosi, camorristici e, in generale, di carattere delinquenziale. La storia italiana ha offerto più e più esempi negli anni.

Non che tutti i privati e tutte le associazioni siano dediti al malaffare, ci mancherebbe! Ma dire una banalità tanto scontata non credevamo fosse possibile per il primo cittadino di un Comune importante come il nostro.

Ovviamente, poi, non gli viene neppure in mente di promettere un’indagine sul fatto, onde tranquillizzare la cittadinanza già pronta a chiedersi se questo Comune sia davvero lasciato alla mercé del primo arrivato.

A Biassono sembra che valga il detto lombardo ”chi vusa pusè, la vacca l’è sua”.

Guai a far pagare gli oneri di urbanizzazione ai grandi costruttori, perché – poverini - non hanno ancora venduto gli appartamenti con cui si sono mangiati le ultime fette di territorio! E che dire della Sias? Facciamo sconti su sconti alla società che gestisce l’autodromo: in fondo il GP di F1 piace a “tutti” e – diciamocelo candidamente – per il sindaco e la sua giunta le indagini sono argomento tabù; o meglio, rifacendoci a un’erudita citazione dello stesso assessore ai Lavori Pubbici: “ le faide interne al comune siano risolte lasciando scazzare fra loro i diretti interessati”.

Se poi devono proprio fare indagini, spinti dal malcontento della gente, allora le fanno sempre a posteriori, dopo anni, come accade per i vigili che, a distanza di 36 mesi dai balletti sulle scrivanie comunale, si ritrovano OGGI sotto indagine.

Che tempismo!

Ora ci aspettiamo solo che i cassonetti prendano il volo da soli; anche perché, tra circa un anno, ci saranno le elezioni amministrative e non crediamo proprio che Malegori, il Temporeggiatore, riesca a concludere un’indagine adeguata. Ops, ad avviarla.


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