Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

sabato 14 febbraio 2015

Lettera aperta al PD nella persona del suo segretario locale, Carlo Riboldi.


Ringraziamo Carlo Riboldi per aver chiarito, tramite il Giornale di Carate, la posizione del PD in merito ai nostri tentativi, finora andati vani, per lavorare ad una possibile alleanza elettorale per le prossime elezioni amministrative.
Credo però che il non saper scegliere se accelerare o spingere indietro condanni all’immobilismo.
Se e quando il PD riterrà di essere interessato, ce lo faccia sapere; da parte nostra noi siamo sempre disponibili ad un confronto costruttivo.

La nostra analisi ci porta a pensare che i tempi sono maturi per “ liberare” finalmente Biassono dalla “morsa” leghista che l’ha fatta precipitare ai livelli politici e culturali più bassi della sua storia; d'altronde loro stessi si definivano “ I Barbari Sognanti ”, ma si sono poi dimostrati essere “I Barbari Ignoranti”!
Non ne hanno fatta una giusta nel nostro paese, svenduto il territorio, azzerata la cultura, cementificato selvaggiamente e hanno cercato di cancellare la storia del nostro paese; tutto questo con l’appoggio dei rappresentanti della CDL.

Di fronte a questa premessa che credo trovi concorde anche il PD, noi di Lista per Biassono crediamo sia giunto il momento di offrire alla popolazione tutta, la possibilità di partecipare alla stesura di un programma di governo per il quinquennio 2016-2021, e per fare questo serve un tempo lungo, come quello che ci separa dalle prossime elezioni.

Non ci spinge la fretta, ma la consapevolezza di voler fare finalmente un lavoro adeguato per il nostro paese, cosa che non è mai stata fatta da nessuno, neanche dalla  nostra lista alle passate elezioni.
Se invece il PD vuole sfruttare il tempo rimasto per “osservare” i membri della Lista, come tu dici, ben venga: non abbiamo nulla da nascondere, niente scheletri, ma neanche un piccolo ossicino, i nostri armadi sono pieni di idee da realizzare e progetti da discutere con la gente.
Il nostro treno sta partendo e pian piano acquisterà velocità, tra non molto anche gli scontenti ex elettori leghisti assieme a quelli che votarono gli scalda seggiola del CDL, avranno la possibilità di avanzare le loro richieste finora inascoltate.

Gli elettori del centro-sinistra già ci conoscono e sanno che su di noi si può contare.

p.s. Carlo, se sei interessato a capire quali forze siano presenti nella nostra lista ti giro la definizione che Wikipedia da delle liste civiche:
Il Dizionario di Italiano Garzanti offre la seguente (scarna, ma essenziale) definizione: "lista elettorale presentata alle elezioni amministrative, autonoma rispetto ai partiti tradizionali, con un programma che mira ad affrontare e risolvere problemi locali".

 Negli ultimi anni il fenomeno delle liste civiche si è molto diffuso soprattutto nei piccoli paesi, a causa anche della legge elettorale maggioritaria a turno unico vigente nei comuni con meno di 15.000 abitanti, che obbliga i partiti a riunirsi in coalizioni e presentare insieme un'unica lista per avere maggiori possibilità di vittoria.

1 commento:

  1. Da un paio di anni mi riconosco in Lista per Biassono e mi do un po' da fare perché, come diceva Giorgio Gaber, la democrazia è partecipazione. Ho detto volutamente “mi riconosco” e non “sono” (c'è una sottile differenza) perché in una lista civica non ci sono tessere a rimarcare un'appartenenza ma solo un ovvio e necessario logo. Io, come tanti, tessere e vestiti già pronti, non ne voglio; stare, confrontarmi, e lavorare in un gruppo, su problemi reali, amministrativi, ambientali, di gestione del territorio, invece, si, quello mi interessa. E dentro LpB, di idee che si confrontano e si scontrano ce ne sono, e come se ci sono, certe sere è come essere in un vulcano (coi tempi che corrono di bassa partecipazione, non è poco). Del resto come potrebbe non essere così? Chi si ritrova a lavorare in un lista civica è perché un partito non ce l'ha, o non ce l'ha più o, più semplicemente, non lo vuole proprio, visto quello che “offre” la piazza. Ma dopo lo scambio di vedute, dopo lo scazzo (mai velenoso e all'ultimo sangue come tra irriducibili semifrustrati di una formazione politica tradizionale, perché alla diversità ci si abitua), ci si ricorda che siamo lì per discutere di questioni reali, quotidiane e meramente amministrative. Del 'tuo faro' più o meno luminoso politico-ideale o, peggio, del 'sesso degli angeli', non interessa più di tanto. La diversità diventa palestra: si danno colpi, si prendono, poi si scherza e si va avanti. E quando si arriva alla condivisione e si “quaglia”su una questione, allora subentra la gratificazione e anche quella diversità che poco prima s'era evidenziata non pesa più. Quello a cui aspirano quelli di una lista civica come la nostra è trasportare (chiaramente con qualche precauzione in più) questa dinamica confronto-scontro-mediazione in un ambito più generale di amministrazione del paese. Ma la pratica della convivenza nella diversità, che ci deve essere dentro una coalizione di governo (come fuori, tra la gente, mi verrebbe da aggiungere) non si improvvisa dall'oggi al domani. Non è che uno si iscrive in palestra e il giorno dopo se ne va in giro come un atleta tutto bello leggero e irrobustito. Per dirla chiara, caro Carlo Riboldi, non è che tu puoi continuare , come dici nell'intervista, “a osservarci” (con questa “lettera aperta” forse ti do un aiutino) e un po' prima delle amministrative sciogliere la riserva. Se pensi così, e se così la pensano gran parte dei tuoi, come fai capire sempre nell'intervista, il PD di Biassono è proprio un vecchio partito. Se a te ciò sembra normale, a me no, e per tutto quello che ho cercato di spiegare. In questo periodo, comunque, in cui noi siamo sotto “tua osservazione”, in attesa che tu/voi sciogliate la riserva, io credo che LpB non farà altrettanto, non ricambierà la cortesia “ di attenzionarvi in attesa di “probabile innamoramento” non solo perché si rischia di annoiarsi ad osservare chi sta spesso fermo sul territorio e tende a vivere di luce riflessa dall'alto (leggi elezioni europee, nelle quali il PD di Renzi ha riportato una grossa affermazione), ma soprattutto perché i problemi del territorio che vediamo, e li vedi anche tu, giornalmente accumularsi con questa giunta sono proprio tanti.
    e.d.

    RispondiElimina