Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

mercoledì 4 marzo 2015

L'AUTONOMIA LOMBARDA GIOVA ALLA PROMOZIONE TURISTICA DEI SUOI COMUNI?

In Brianza, poco lontano da qui, le giunte comunali che si occupano dell’economia del proprio territorio - e non delle chimere della Lega Nord - hanno formato un pool turistico di Comuni tra cui: Lissone (capofila del Distretto Valle Lambro), Albiate, Besana, Briosco, Carate, Macherio, Triuggio, Sovico, Vedano, Veduggio e Verano, oltre a Confcommercio, Parco Valle Lambro, Consorzio Villa Greppi e Fondazione Rossini, Provincia inclusa. Tutti insieme per migliorare l’attrattività del territorio, proponendo progetti per ottenere contributi dalla Regione attraverso il bando “DAT, interventi e iniziative di area vasta per l’attrattività territoriale turistica e commerciale della Lombardia”.

E Biassono? Dov’è mai Biassono? I nostri amministratori di cosa si occupavano nel frattempo?

In primis, di far approvare una mozione del gruppo Lega Nord, volta all’accoglimento del referendum più inutile della storia; un referendum che costerà alle casse della Regione Lombardia, quindi a tutti noi, ben 30 milioni di euro, a fronte di finanziamenti per il turismo locale pari a 425mila euro. Briciole, sui cui c’è da scommettere i Comuni lombardi tenteranno di prevalere accanitamente gli uni sugli altri. Uno si dirà: i referendum sono il sale della democrazia, perché attraverso le loro domande ne va delle sorti vitali del Paese. Ebbene, il referendum in Lombardia invita gli elettori a rispondere al seguente quesito: 

“Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma della Costituzione?”

Che, per la serie "parla come mangi", va letto: 
"volete che la Lombardia sia più autonoma, restando in Italia e senza disturbare nessuno?".



La risposta, secondo voi, quale può mai essere? Provate a indovinare. Sarebbe come fare un referendum chiedendo: volete bene alla mamma? Oppure, volete la pace nel mondo? Volete essere più felici?  30 milioni di euro buttati per simili banalità e intanto i Comuni non hanno fondi sufficienti per sfruttare l’onda lunga di Expo. 

Quando studiavamo, queste domande erano definite “pleonastiche”, cioè scontate, perché la risposta che avrebbero ottenuto non sarebbe potuta essere che affermativa (sì!). In sostanza, domande puramente retoriche che, al di fuori di un uso simile, non dovrebbero essere poste, salvo apparire di mera ridondanza. 


Se a porle è però il presidente lombardo Roberto Maroni, per i leghisti è allora tutto giustificato. Persino spendere 30 milioni di euro di soldi pubblici inutilmente; vergogna! 

E pensare che, con quei soldi, Biassono avrebbe potuto forse finanziare un progetto turistico tutto suo: nonostante l’avvio del “tour virtuale” del museo, reso possibile proprio dai fondi regionali, oggi è calato infatti un imbarazzante silenzio sul rigetto regionale degli "itinerari di riscoperta storica di Biassono". Cavallo di battaglia del nostro lungimirante assessore alla Cultura, Luciano Casiraghi. Ma non ci sorprende più di tanto: far di testa propria, quando di teste ce ne sono ben poche, non porta mai a grandi risultati. Lista per Biassono aveva sottoposto un progetto originale per valorizzare turisticamente il Comune a partire dalla tradizione dei Conti Verri, individuando fra l’altro i requisiti per rendere economicamente sostenibile il progetto (aspetto alquanto apprezzato dalla Regione) e incassando pure l'entusiastico assenso degli eredi. La giunta, oltretutto, avrebbe potuto avvalersi "a costo zero" delle competenze e dei contatti nel settore del capogruppo di LpB Alberto Caspani, che da anni opera appunto nel mercato del turismo. Invece niente. Ha fatto di testa propria, si è ben guardata dal cercare la collaborazione dei Comuni vicini, finendo per ottenere un bel pugno di mosche. 

Complimenti! L'inadeguatezza di questa giunta è solo pari all’inutilità del referendum che ci sottrarrà 30 milioni di speranze. 

Nessun commento:

Posta un commento