Diceva il conte Verri...

"La voce della verità comincia da lontano a farsi ascoltare, poi si moltiplicano le forze, e la opinione regina dell'universo sorride in prima, poi disputa, poi freme, poi ricorre alle arti, poi termina derisa: questo è il solito gradato passo che fa la ragione a fronte dell'opinione" (Pietro Verri)

Programma di Lista per Biassono alle elezioni amministrative del 15/16 maggio 2011

Programma della lista civica

  

“LISTA PER BIASSONO”

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2011

 COMUNE DI BIASSONO


http://listaperbiassono2011.blogspot.com


PER LA BIASSONO DEI CITTADINI

In quanto lista civica, Lista per Biassono pone al centro della vita comunale i cittadini. La loro vicinanza alla cosa pubblica è la miglior garanzia per dar vita ad un’amministrazione più giusta ed efficace: attraverso il voto, ma non solo. La partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini devono infatti accompagnare il più possibile le scelte comunali e, per facilitarle, Lista per Biassono si propone di:
  • sviluppare la piattaforma web del Comune, rendendola strumento di completa trasparenza delle scelte amministrative e di controllo dell’impiego dei soldi pubblici;
  • rilanciare il ruolo delle commissioni consultive, abolite progressivamente dalle amministrazioni della Lega Nord;
  • introdurre, sia via web che in forma diretta, momenti di consultazione effettiva dei cittadini, tramite sondaggi, gruppi di ascolto, sessioni istituzionali aperte;
  • istituire il Consiglio Comunale dei Ragazzi per avvicinare i più giovani alla vita del paese, come palestra dei futuri cittadini/amministratori;
  • organizzare ogni anno la “Giornata del Cittadino”, durante la quale ogni Biassonese che avrà compiuto 18 anni (nell’anno precedente) riceverà una copia della Costituzione Italiana, nonché un libro storico riguardante Biassono;
  • promuovere un incontro periodico di benvenuto per i nuovi residenti arrivati in paese nei mesi precedenti, ma anche di conoscenza delle istituzioni e delle associazioni culturali, di volontariato e sportive, presenti sul territorio;
  • rendere il Comune più attivo nella promozione di una cultura della Pace, nel sostegno di rapporti di cooperazione e solidarietà nazionale ed internazionale, oltre che nell’integrazione dei suoi abitanti indipendentemente dal luogo di nascita, o di origine evitando ogni discriminazione. Biassono, Comune denuclearizzato.
Coinvolgere i cittadini nella vita del paese, rendere il paese vitale in tutte le sue aree, in un contesto ambientale sano e pulito, è anche il modo migliore per rendere il paese più  sicuro. I cittadini e le Istituzioni devono collaborare per favorire le politiche d’integrazione e d’inclusione. Vanno sviluppati i progetti di sicurezza partecipata, facendo nostro l'impegno di favorire forme di coordinamento e collaborazione tra i Comuni per la gestione associata della sicurezza, col supporto della polizia municipale e delle forze dell'ordine. Il combattere e prevenire la microcriminalità non deve far sottovalutare i rischi, presenti anche in Brianza, di espansione delle Mafie sul territorio.

PER LA BIASSONO DEL LAVORO
Il settore dell'artigianato e della piccola impresa riveste una fondamentale importanza nel tessuto economico e sociale della Brianza, per l'alto numero di lavoratori ed operatori economici, tanto da rappresentare un comparto strategico per la qualità dello sviluppo futuro del territorio.
E' un settore che ha subito la crisi in termini di perdita d’occupazione ed è quello che rischia di soffrire maggiormente per gli effetti della stretta creditizia.
Per Lista per Biassono il Comune deve:
  • operare sulle istituzioni a tutti i livelli, affinché siano messe a disposizione risorse sufficienti per la creazione di ammortizzatori sociali, sia a fronte di situazioni oggettive di crisi che di rischio di perdite occupazionali;
  • prevedere l'istituzione di appositi Fondi Crisi Comunali per il sostegno alle famiglie, così come alle persone in difficoltà a causa della perdita del lavoro;
  • individuare le opportune forme di pressione per favorire concessioni di credito presso gli istituti bancari, tenendo sempre conto delle specificità di settore;
  • prevedere iniziative rivolte ai giovani, al mondo dell'istruzione e della formazione professionale, onde migliorare l'incontro tra domanda ed offerta;
  • assumere l'impegno costante a non abbassare la guardia sui problemi legati all'ambiente e allo sviluppo sostenibile;
In generale sarebbe importante mettere in moto una riforma del sistema produttivo, adeguando il modello brianzolo agli orientamenti europei fondati su conoscenza, ambiente ed energia, oltre che sulla creazione di prodotti o servizi di alta specializzazione, fortemente innovativi.
Perseguiremo la riconversione con fonti energetiche rinnovabili di tutti gli edifici pubblici.
Allo stesso modo definiremo strumenti per incentivare analoghi interventi a favore del patrimonio edilizio privato, tanto di vecchia quanto di nuova costruzione.
Il piccolo commercio rappresenta un indispensabile servizio di vicinato, elemento di vivibilità, di socializzazione, di sicurezza. Sosterremo l'associazionismo dei commercianti e lo sviluppo di attività commerciali di qualità, soprattutto se in grado di offrire canali alternativi al monopolio della grande distribuzione.
Intendiamo inoltre sostenere le esperienze dei G.A.S., gruppi d’acquisto solidale ormai in via di sviluppo in tutta Italia, così come le esperienze della cosiddetta “filiera corta”: quest’ultima rappresenta infatti una produzione a basso impatto ambientale e di qualità. L’obiettivo finale sarà perciò quello di adottare lo statuto dell’Associazione dei Comuni virtuosi.


PER LA BIASSONO DEI SERVIZI

Occorre creare una rete di servizi di qualità per tutti i cittadini, in particolare per quelli con minori possibilità economiche e in maggiore situazione di bisogno. Al contempo bisogna porre attenzione prioritaria alle nuove povertà sociali determinate dalla crisi economica, ma anche dalla precarietà nel mondo del lavoro. Per cominciare, focus sulle famiglie, le più a rischio attualmente, attraverso una rivalutazione e risistemazione dei servizi alla prima infanzia (non più riducibili ad un “bonus”, ma utilizzando al meglio il nuovo Asilo Nido comunale e stipulando convenzioni con gli asili nido privati esistenti a Biassono).
La scuola dell’infanzia, satura e non ampliabile, esige un intervento risolutivo del problema con l’istituzione di una scuola pubblica, offrendo così ai genitori la possibilità di scegliere il tipo di educazione da conferire ai propri figli nell’ambito del territorio comunale.
Occorre inoltre promuovere l’interazione tra tutti i soggetti che si occupano d’educazione e formazione, offrendo occasioni di confronto e di discussione ai genitori, mentre ai docenti alcuni strumenti d’intervento nel campo dell’educazione alla salute fisica, psichica e relazionale. Pensiamo a:
  • carta della collaborazione tra l’istituto comprensivo S.Andrea e i Servizi sociali del Comune di Biassono, votata al diritto al benessere di ogni bambino, ma anche alla regolamentazione delle procedure nella comunicazione rispetto alle situazioni di disagio;
  • favorire da subito la mobilità sostenibile mediante un Progetto Piedibus, creando punti di raccolta con volontari che, garantendo un ambiente sicuro, consentano di recarsi a scuola a piedi ed accompagnati;
  • Migliorare la fruibilità dei parchi gioco cittadini attraverso l’aumento delle attrezzatura, nonché la loro diversificazione nelle aree più decentrate;
  • Realizzare una struttura presidiata a libero accesso, ovvero un luogo d’incontro e socializzazione per bambini dagli 0 ai 3 anni, ma anche per le rispettive mamme. A tal fine verranno studiate soluzioni vicine alle esperienze nordeuropee, dove al centro è la qualificazione delle cittadine-mamme a servizio volontario (“Tagesmutter”);
  • Favorire il recupero di spazi per adolescenti e giovani come luoghi d’incontro, creatività e valorizzazione culturale, anche con servizi d’informazione, orientamento scolastico e professionale. A loro sarà lasciata piena titolarità nell’ottica della corresponsabilità.
Iniziative di sostegno e formazione sono da rivolgere alle nuove sfide dell’età adulta e delle modifiche in corso del tessuto economico-sociale e della vita lavorativa. La perdita da parte del Comune della gestione della farmacia comunale, forse l’esempio più emblematico, rappresenta una scelta sbagliata e malcondotta della giunta uscente.

Occorrerebbe istituire il registro delle coppie di fatto e assicurare l’informazione sulla libertà di scelta in materia di cura, così come sul testamento biologico. 

I cittadini in età avanzata rappresentano una quota sempre più grande della popolazione ed i servizi ad essi rivolti, a cura dell’amministrazione comunale, sono molto carenti. Il ruolo dell’amministrazione è quello di facilitare la fruibilità e la qualità dei servizi, non necessariamente fornendoli in prima persona; questo non significa però rinunciare ad un ruolo d’indirizzo, controllo e valorizzazione, senza lasciare le famiglie sole e con i propri problemi.
  • occorre coinvolgere, nella partecipazione civica volontaria, i cittadini anziani attivi, valorizzandone l’esperienza e la conoscenza della comunità;
  • va migliorata l’accessibilità ai servizi, estendendo le opportunità culturali e di svago, ma anche facilitando le mobilità d’uso e accesso ai servizi di trasporto;
  • vanno potenziati gli interventi in materia d’assistenza domiciliare comunale per i cittadini anziani non autosufficienti, anche richiedendo l’apporto di giovani in formazione;
  • vanno proseguiti gli interventi formativi e d’aggiornamento rivolti alle badanti, professione sempre più importante sul territorio comunale, anche istituendo un elenco delle figure accreditate e formate secondo la normativa vigente, a totale disposizione dei cittadini.
PER LA BIASSONO DA ABITARE E VIVERE

Il collocarsi in un territorio caratterizzato da valori ambientali, come il Parco di Monza e il Parco della Valle del Lambro; l’ospitare realtà economiche vitali e dinamiche; l’investire nella qualità delle abitazioni e dell’ambiente che le circonda, così come nella custodia della propria identità e della propria storia a livello urbanistico; sono tutti elementi che alimentano la ricchezza dell’abitare a Biassono. Gli stessi che hanno portato molti nuovi abitanti alla scelta di venire ad abitare in loco, o i biassonesi a restarci. Molto di tutto questo è però oggi in discussione: diversi interventi portati avanti dalle amministrazioni leghiste sono stati molto vantaggiosi per gli investitori, ben poco o non affatto utili per la comunità. In alcuni casi, e ci riferiamo specificamente al centro storico, la Lega Nord non ha prodotto nulla in 15 anni di governo, mentre tutti i Comuni della zona hanno messo in atto significativi interventi di riqualificazione. La realizzazione imminente di due importanti arterie viabilistiche come la pedemontana e la nuova provinciale SP6 comporterà effetti significativi sull’assetto urbanistico del territorio biassonese ed il Comune dovrà essere estremamente vigile e attivo per limitare le conseguenze in termini di sostenibilità ambientale, o per una corretta gestione delle compensazioni.

A tal proposito pensiamo che siano necessarie nuove idee e nuovi modelli per valorizzare la qualità del nostro vivere a Biassono, ma che sia anche necessario un nuovo rapporto tra l’amministrazione, i cittadini d’oggi, di domani ed il loro benessere, unitamente ai legittimi interessi d’investitori e proprietari:

·    E’ necessario che anche il nostro Comune, per difendere gli standard di vivibilità auspicati dai cittadini, inizi a seguire la logica di consumo zero del territorio e che, ad ogni consumo, corrisponda una pari e prioritaria compensazione all’interno del territorio. L’ambiente dev’essere cioé preservato e valorizzato in modo diffuso sul territorio;

·    Le nuove logiche dovranno trovare espressione nel Piano di Governo del Territorio, il cui varo spetterà alla prossima amministrazione;

·    Va avviata in tempi brevi, e con interventi immediati, la riqualificazione del centro storico come elemento unico e distinguibile dell’identità del paese, valorizzandolo in qualità di spazio vissuto per gli abitanti. La trama e le specificità delle corti, al pari del patrimonio architettonico delle cascine, vanno preservate con interventi di riqualificazione selettivi e compartecipati dal Comune (pavimentazione, accessi, illuminazione, punti verde, parcheggi dei residenti), ma anche di facilitazione edilizia all’interno di regole comuni, d’iniziative di carattere culturale ed economico;

·    Va favorita la vivibilità delle aree residenziali, e dei nuovi insediamenti, con punti verdi (pubblici o naturali) di qualità ed integrati nel contesto ambientale del territorio (vegetazione autoctona), con aree gioco attrezzate, spazi e supporti per accompagnare gli amici a quattro zampe, così come dotazioni di sicurezza, controllo dell’inquinamento acustico ed elettromagnetico, garanzie ed infrastrutture che favoriscano l’accessibilità ciclopedonale alle diverse zone del paese;

·    Le infrastrutture pubbliche e private vanno orientate ad un uso di qualità. I plessi scolastici, ad esempio, non necessariamente devono confluire su un unico polo di nuova costruzione, ma essere aggiornati ragionando anche in termini di recupero dell’esistente. Le problematiche della scuola primaria di Sant’Andrea necessitano di un ripensamento globale della struttura, indirizzandola comunque ad un uso pubblico a favore della cittadinanza (ad esempio, riqualificandola come spazio multiuso sul modello di una Casa della Cultura e dello Sport);

·    Va prevista la riconversione con fonti energetiche rinnovabili di tutti gli edifici pubblici, attraverso piani edilizi o di recupero a favore di costruzioni con classi a risparmio energetico elevato;

·    Riappropriazione del concetto di beni comuni, a partire dall’acqua, ed inversione della rotta sulla privatizzazione dei servizi (che spesso non rappresenta un risparmio, ma associa servizi di qualità dubbia a costi crescenti nel tempo). L’acqua rimarrà un bene collettivo ed indisponibile agli interessi privati. Istituzione di una Casa dell’Acqua.

·    Assoluta contrarietà all’installazione di un distributore di biocarburanti nel Parco di Monza, (progetto recentemente condiviso dal Consiglio dei Ministri), per via degli effetti deleteri di traffico e sfruttamento del patrimonio verde pubblico che questa  comporterebbe.


PER LA BIASSONO CHE SI MUOVE

La viabilità all’interno del nostro paese è destinata ad essere stravolta nel brevissimo periodo, per via della realizzazione di due importanti arterie: la pedemontana e la nuova provinciale SP6.  Allo stato delle cose attuali sarà davvero difficile che ci possano essere sostanziali modifiche al percorso di queste arterie; quello su cui occorre essere particolarmente vigili sarà dunque la realizzazione delle opere di compensazione previste dai progetti:  
  • siamo favorevoli alla massima assistenza ed al massimo  supporto alle famiglie il cui alloggio verrà demolito, ma anche ad una maggiore attenzione verso gli insediamenti abitativi che si verranno a trovare  sulla nuova autostrada Pedemontana;
  • dovremo vigilare affinché i cittadini del nostro territorio, già particolarmente penalizzati da queste realizzazioni,  non debbano anche subire una nuova tassa sottoforma di pedaggio autostradale.
In generale la realizzazione di queste arterie necessiterà di un incisivo ripensamento della viabilità comunale per gli impatti - anche in senso positivo – che si potranno avere nei flussi in entrata e in transito sugli attuali assi viabilistici comunali. Riteniamo che anche la viabilità nel centro storico andrà ripensata in un’ottica di progressiva diminuzione del congestionamento interno, di facilitazione della vivibilità stessa del centro e nell’accesso agli esercizi commerciali;

E’ comunque chiaro che la priorità del futuro, così come nelle conurbazioni moderne maggiormente sviluppate, sarà sempre più la mobilità basata su trasporti pubblici e mezzi a minore impatto ambientale. 
  • Maggiore attenzione ai trasporti pubblici su rotaia e gomma. La nostra amministrazione deve riuscire ad incidere maggiormente sulle scelte dei gestori  delle linee di trasporto pubblico che passano dal nostro paese:
o    Trenitalia - non è accettabile l’abbandono in cui ha lasciato la stazione, a parte i lavori svolti dalle passate amministrazioni. Va assicurata la reperibilità dei biglietti ai cittadini prevedendo esercizi adibiti alla vendita;  controllo dell’organizzazione del servizio per i biassonesi durante i lavori previsti per la Pedemontana.

o     Brianza Trasporti – molti cittadini si lamentano del servizio, spesso non all’altezza del costo sostenuto per l’utilizzo.


o     la recente esperienza fallimentare del collegamento con la stazione del treno a cura di Brianza Trasporti, è necessario rilanciare un nuovo e più ambizioso servizio di trasporto “di prossimità” basato su minibus e/o taxi collettivi (“Biassono Shuttle”). L’operazione andrà portata avanti tramite convenzioni con qualificati operatori del settore, in modo tale che assicuri un servizio a domicilio con prenotazione a chiamata (via numero verde e in determinate fasce orarie). Il servizio potrà assicurare i collegamenti tra le diverse zone del paese, inclusi i nuovi insediamenti e le corti, con i luoghi d’interesse pubblico (stazione, ospedale, cimitero, San Giorgio, il mercato del martedì) ed andrà sostenuto con opportune forme d’incentivazione, quali la concessione di tessera verde gratis per i cittadini oltre i 65 anni ed un bonus CO2 per chi rinuncia all’uso dell’auto.   Dopo

·    I percorsi ciclabili così come adesso concepiti, ad eccezione del collegamento con la stazione FS, sono insoddisfacenti e quindi andranno ristrutturati assumendo un ruolo centrale con sezioni ben delimitate e sicure sia sull’asse dell’attuale provinciale che per gli accessi alle diverse zone del paese. A questi andranno aggiunti i collegamenti con le zone verdi e lungo il Lambro, in modo da costruire una rete integrata di sentieri ciclopedonali naturali che si irradiano dal paese ai Parchi. Andrà valutato un piano di bike-sharing (noleggio biciclette) che consenta di spostarsi liberamente per il Comune, in relazione agli snodi cruciali del traffico gomma-rotaia. 

PER LA BIASSONO DELLA CULTURA E DEL TEMPO LIBERO

·      Abbandonata per anni al suo destino, Villa Bossi rappresenta l’immobile storicamente più importante per dar vita ad un polo culturale nel cuore del Paese. Stando alle stime dell’amministrazione e del museo civico, il suo restauro dovrebbe richiedere un investimento di 3 milioni di euro, la metà dei quali potrebbe essere messa a disposizione dalla Fondazione Cariplo, nel caso Villa Bossi venisse destinata a finalità culturali sovracomunali. Il progetto, al momento al vaglio, può essere interessante per la nostra comunità, ma non dovrà trasformarsi in una delle tante operazioni di “svendita” cui Biassono ha assistito in questi anni, quanto piuttosto oggetto di uno scrupoloso recupero che assegni sufficienti spazi alla gestione diretta del Comune con aree per esposizioni, eventi, laboratori.

·      Gli attuali percorsi culturali-turistici individuati per il Paese (centro storico, cascine, aree di valenza archeologica) necessitano di maggior pubblicizzazione, attraverso la creazione di una segnaletica bilingue (italiano/inglese) e di pannelli informativi che invitino alla scoperta del Paese anche in assenza di visite guidate. Dall’altra offrono però l’occasione di formare, attraverso il coinvolgimento del museo civico e delle scuole, delle guide territoriali che siano anche ambasciatori di Biassono al di fuori dei confini comunali (progetto Città della Cultura).

·      L’amministrazione deve sostenere il recupero degli edifici di valenza storica anche integrati nel tessuto residenziale. In particolare, va sostenuto il recupero nella frazione di S. Giorgio dell’antica casa dell’esploratore Gaetano Osculati, anche con uno sportello informativo all’ingresso del Parco ed allestendo una targa o un monumento commemorativo dell’illustre esploratore biassonese.

·      Il recupero delle corti storiche deve puntare anche a ricreare il tessuto organico che un tempo le faceva luoghi di scambio, confronto e festa, in coincidenza delle principali celebrazioni del calendario popolare.

·      La sala civica di Villa Verri non deve restare l’unico spazio deputato ad ospitare eventi culturali, puntando piuttosto a portare la cultura per strada, sfruttando location alternative di forte valore simbolico, in modo tale che i cittadini possano “imbattersi” negli eventi. Il modello di museo all’aperto, già abbozzato attraverso il progetto delle rotonde-vetrina, va potenziato individuando spazi dismessi da dare in concessione agli artisti locali, onde offrire risorse fisiche a favore della loro creatività e visibilità (teatro, musica, danza…).

·      L’amministrazione comunale deve aiutare ad individuare e supportare il talento artistico/culturale dei suoi cittadini, programmando annualmente una serie di corsi di specializzazione (inclusi quelli per l’istituzione di Bed&Breakfast in paese) che, a costi d’iscrizione contenuti, diano modo di creare associazioni di categoria.

·      Istituzione di una Banca del Tempo, al fine di favorire lo scambio di competenze e disponibilità fra residenti.

·      Creare università della Terza Età in Villa Monguzzi per offrire opportunità di qualificazione agli anziani, oltre che si svago ed intrattenimento.

·      Possibilità di organizzare corsi di tai-chi (meditazione e soft-stretching) in spazi  pubblici 

·      Formazione di gruppi di ricerca, per la preservazione della cultura orale e la formazione di un archivio popolare (anche on-line)

·       Inserire Biassono nel circuito degli incontri di filosofia “Abitatori del tempo

·      Proseguimento delle serate “Biassonesi nel mondo” con estensione anche a serate “Biassonesi dal mondo”, incontri pubblici in cui i nuovi cittadini di Biassono raccontano la propria esperienza d’inserimento nella comunità, spiegando usi e costumi della propria cultura d’origine. Si potrebbe scegliere come tema conduttore un paese all’anno per organizzare una serie di appuntamenti correlati (incontri pubblici, mostre fotografiche, cineforum, teatro, musica, cene letterarie).


PER LA BIASSONO SPORTIVA
·      Dedicare ogni singolo mese alla conoscenza e alla pratica di uno sport, coinvolgendo associazioni ed amatori in iniziative di sensibilizzazione pubblica;

·      Allestire un percorso-vita con faretti d’illuminazione lungo la pista ciclopedonale di via Parco

·      Creare area relax lungo la sponda del Lambro (o farvi terminare il percorso vita sopraindicato)

·      Creare una nuova palestra per le società locali nell’area del centro sportivo

·      Organizzare manifestazioni intercomunali con i Paesi limitrofi per gli sport presenti sul territorio

·      Creazione di un archivio pubblico delle società sportive, con sportello informativo e di consulenza allo sport

·      Rilanciare collaborazione fra scuole e società sportive, anche attraverso la creazione di un delegato comunale

·      Lo sport in rete: un sito o un blog per ogni associazione